Bisogna rinnovare il blocco dei licenziamenti

«Nonostante il blocco dei licenziamenti – spiega Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto – il nostro Paese ha già pagato un prezzo molto alto in termini di occupazione: sono circa 50mila i posti di lavoro stagionali o a tempo determinato non rinnovati in Veneto e 840mila quelli in Italia. La richiesta delle imprese di non rinnovare il blocco è irricevibile, visto anche che finora hanno ricevuto il 48% dei fondi stanziati per affrontare la crisi».
Toigo richiama alle proprie responsabilità sia il Governo che le associazioni datoriali.
«Il primo ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, nel giro di una settimana sta intervenendo con due nuovi DCPM: tutte le misure di sostegno all’occupazione devono avere lo stesso andamento, non si possono abbandonare i lavoratori in una fase così delicata e incerta.
Le seconde non devono approfittare della crisi per tagliare gli occupati e per non rinnovare i contratti (sono 10 milioni i lavoratori con il contratto collettivo nazionale scaduto). Noi ci opporremo con tutte le nostre forze, non può essere sacrificato un solo posto di lavoro».